Il piacere di scrivere...

 
 

La sensibilità di Guglielmo nel descrivere il paesaggio costruito tramite il segno a china si arricchisce ora di un nuovo strumento. Negli ultimi anni egli ha “scoperto” il gusto di scrivere e raccontare con uno stile semplice ma efficace, già appartenuto al padre Memi e al nonno Mario. Gli anni della formazione non furono facili. Durante gli anni della scuola dell’obbligo all’insufficienza in disegno si accompagnava altrettanto deficitaria valutazione nella lingua italiana. Durante gli anni del Liceo Classico, dove l’attività artistica si limitava allo studio della Storia dell’Arte e quindi Guglielmo era libero di sfogare il proprio istinto per il disegno vincendo decine di concorsi, in Lingua Italiana lui arrancava ancora per raggiungere la risicata sufficienza.

Guglielmo continuò così a disegnare... Dovettero passare due decadi perché riprendesse invece a scrivere, incentivato in questo dagli innumerevoli giudizi positivi che in qualche modo gli donarono rinnovata fiducia sulle proprie capacità espressive.

Il 12 Dicembre del 2012 Guglielmo ha presentato, nella bella cornice della Chiesa di Santa Caterina in Treviso, il suo primo libro, la biografia di sua madre Lyù, un lavoro che ha richiesto oltre tre anni di ricerche e interviste, in italia e negli Stati Uniti.

Nel corso del 2014 l’autore ha inviato l’opera alla XXXIII Edizione del Premio Giovanni Comisso, partecipando alla selezione dei finalisti nella categoria “Biografie”. Con estrema soddisfazione la giuria ha classificato Guglielmo al quarto posto assoluto, appena alle spalle della terna finalista, un grande risultato per un’opera prima...

Nel 2016 ben quattro riconoscimenti letterari sono stati assegnati all’autore, due terzi premi e due menzioni d’onore. Ancora nel 2016, il 21 Luglio, Guglielmo è stato invitato a presentare la sua opera presso l’Heinz History Center di Pittsburgh - Stati Uniti -  in occasione dell’evento “Books in the Burgh: Italian American stories”.

Guglielmo Botter